X Legislatura – Tornata del 17 maggio 1869
Dal signor Natale Talamini — I comuni e le fabbricerie, una copia;
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monete di rame — Dichiarazioni del ministro per le finanze, e replica del deputato Seismit-Doda. — Proposizione del deputato Ricciardi per l'obbligo
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convenienze, che dir si vogliano, della Camera e per le vacanze succedutesi, l'esposizione finanziaria si protrasse ancora fino al 20 aprile, ossia ad
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noi tutti, che non si ripetesse in quest'anno quello che, a mio avviso, malauguratamente è succeduto negli anni decorsi; cioè che le grandi questioni
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siamo giunti a poterla udire appena oltre la metà d'aprile, e come abbiamo già varcata la metà del quinto mese dell'anno senza che le conseguenze
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Cambray-Digny, ministro per le finanze. Non approfitterò della facoltà che mi dà il regolamento di aspettare domani a rispondere alle interrogazioni
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la loro intrinseca gravità, sia per quella delle circostanze in cui versiamo, sia, infine, per la lealtà dei sentimenti che me le hanno dettate.
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Venendo ora alle tre domande da lui formulate, quanto alla prima, su quando io possa e voglia presentare le convenzioni relative ai beni
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l'abitudine di non mantenere le promesse che io faccio alla Camera; la Camera sa quale è stata sempre la mia condotta su questo proposito, la Camera mi
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riservarsi a compiere quelle promesse soltanto in quei giorni nei quali si discuteranno le conseguenze della sua esposizione finanziaria. Mi permetterò
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, l'onorevole Cambray-Digny rispose che avrebbe dato le occorrenti giustificazioni, e solo chiese qualche giorno di mora per trovarsi in misura di esibirle
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, od appena sfiorate all'ora dei voti; e potrebbe poi anche chiedere all'onorevole conte Cambray-Digny se le sue ripetute dichiarazioni di essere sempre
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Cambray-Digny, ministro per le finanze. Non ho detto questo.
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Cambray-Digny, ministro per le finanze. Quanto alla relazione sulla emissione delle obbligazioni dei tabacchi, io la presenterò completa e
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, discusse e risolte le questioni dell'amministrazione italiana, non a Parigi, ma in Italia, a Firenze, sede del Governo italiano.
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ho detto mai; imperocchè le ragioni di ritardo essendo indipendenti da me, non poteva pigliare alcun impegno formale a questo proposito.
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movimento che si era fatto tra le diverse tesorerie dello Stato e le zecche, ci volesse un tempo non tanto breve. Aggiunsi che questo rendimento di
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senza una qualche risposta quanto egli disse intorno le altre due interrogazioni che io ebbi l'onore di dirigergli.
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Questo mi pare debba bastare per chiarire la Camera sul vero stato delle cose, e sopra le mie vere intenzioni.
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Cambray-Digny, ministro per le finanze.Io farò solo una rettificazione alle cose dette dall'onorevole preopinante, il quale mi sembra che non abbia
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medesima, come pure degli importi rimborsati dallo Stato per le farine che vengono esportate dal regno.
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Cambray-Digny, ministro per le finanze.… questo conto figurerà nel rendiconto generale degli esercizi passati, il quale io presenterò nel prossimo
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Signori, noi ci lamentiamo che i cittadini rispettino poco le leggi, e sfortunatamente in Italia non evvi abbastanza rispetto per esse; ma come
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Ora, io mi ricordo benissimo che l'onorevole generale Menabrea quindici giorni fa ci diceva: noi ieri abbiamo rassegnate le nostre demissioni nelle
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, giurisprudenza che ha le sue ragioni.
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, vi è l'esempio non molto lontano del Ministero del generale La Marmora, il quale diede le sue dimissioni e fu in parte ricomposto di alcuni dei membri
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Ricciardi. Debbo confessare che le ragioni allegate dall'onorevole presidente del Consiglio non mi hanno punto persuaso. Non vale il citare gli
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Ricciardi. Scusi, signor presidente: io risponderò a ciò che ella dice, citando in sostegno della mia opinione le parole stesse del generale La
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una nuova elezione; e le ragioni probabilmente furono queste: che erano stati eletti deputati quando già erano ministri, e che effettivamente non
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il decreto con cui si accettavano le loro dimissioni da ministri, stabiliva che non cessassero dalle loro funzioni.
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